caro amico portami via
dalla violenza e la pazzia
da queste aliene novità che vedo e sento come strane
dallo stormo di spermatozoi acerbi che si sentono già rane
la donna coperta dal mantello e tutti grideranno
che fa si vergogna? È sicuro porta danno!
una guerra iniziata da due giorni che non finirà mai
e Leopardi stufato dai suoi versi grida “a Silvia me la dai?”
i cleptomani spinti dal languore eseguono i suoi ordini
li chiamano zingari, ma io lo so che sono rondini
tribune degli stadi piene di corpi traboccanti odio
solo perchè la propria squadra non finisce mai sul podio
piangono le madri con la prole in guerra
piangono i salici strappati dalla terra
piangono i pittori in cerca del bello
piangono le puttane al grande fratello
piangono i rubinetti
i pensionati
i comici
e i neonati
piangono gli schiavi della terra
che zappano e non vedono i frutti
oh dio è possibile che in questo medioevo
a piangere son sempre tutti?
E se ti pare di aver sentito tanto
spiacente continuerei per ore
lo scrittore non mi chiamerebbe santo
ma son comunque bevitore
amico vicino ci sei tu
e se ti prendo per il collo
è per non pensarci più
sentirmi vuoto, fesso un pollo
adesso per le mani ti posso tenere
le spiegazioni saccenti non oso ascoltare
tu fratello tu maligno tu bicchiere
starai con me fino a farmi vomitare
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